BISEGNI

18.00

Autore: Luciana Gravina, Silvana Baroni
Arte e Architettura, Collana Due ma non Due

Dalla prefazione di Paolo Guzzi:

Il titolo: è sempre stato importante per Silvana Baroni, che comincia in genere dal titolo per siglare la sua voglia di giocare attraverso i significanti con la pluralità dei significati. In questo caso Bisegni ci dice immediatamente la struttura del testo che si svolge appunto su due piani di segni. Il testo scritto da Luciana Gravina si denota subito come una serie di poemetti in prosa dovuti all’osservazione della nostra realtà quotidiana ed al pensiero che ne deriva. L’attenzione della scrittrice si appunta attraverso fulminee righe che descrivono specialmente la città e l’uomo (la donna) che si sente a disagio nella vita. Rapide le frasi, i versi direi, che si chiudono quasi sempre “a sorpresa”, frasi brevi fermate da un punto che per la veloce sospensione, un attimo, creano ansia e suscitano amarezza. Nell’ambito del dualismo dei codici che sempre guida l’arte plurale di Silvana Baroni, questo lavoro si differenzia perché, pur mantenendo la duplicità della visione, testo iconico e scrittura, i due codici questa volta sono dovuti a due mani diverse: infatti Luciana Gravina, scrittrice e Silvana Baroni qui unicamente in veste di artista che si inserisce nel testo scritto della Gravina, collaborano a questa doppia raccolta di segni. Insomma, la dualità è mantenuta, ma qui è dovuta a due diverse autrici che si sostengono, entrano una nell’altra, l’una con la parola, l’altra con il segno iconico. (…) Ne risulta dunque un’operina per le ridotte dimensioni, portatile, di immediata fruizione, ma intelligente per gli assunti e la profondità dell’osservazione, quasi un libro-oggetto. Un libro d’artiste.

10 disponibili

Descrizione

Formato: edizione a tiratura limitata di 80 copie con firma autografa dell’Editore e tavola interna in PVC estraibile
Pagine: 40 pagine
Lingua: Italiano
ISBN: 9788890968709
Rilasciato: Roma aprile 2015
Editore: AltrEdizioni Casa Editrice

SILVANA BARONI
Pittrice, ha scritto testi teatrali. Si è dedicata inoltre all’humour graphic, alla satira di costume e alla critica d’arte. Ha illustrato libri, disegnato per note riviste di satira. Dal 2010 ad oggi ha esposto i suoi aforismi visivi a Parigi presso la “Galerie Satellite, a Roma presso la Biblioteca Rispoli, l’Accademia di Romania, l’Aleph e la Galleria Baccina Tekne, a Torino presso la libreria Piemonte, e presso la libreria Empiria a Roma. Suoi racconti, poesie, aforismi, saggi sull’arte e sulla comunicazione sono stati ospitati in varie antologie e riviste letterarie.

LUCIANA GRAVINA
È poeta e critico letterario. Per la poesia ha pubblicato per diversi editori dal 1979 a oggi. Alcuni suoi testi sono presenti nel Verri e altre riviste. È presente nelle antologie Le rose e i terremoti di E. Catalano, Ed. Osanna, 1986, La svolta della rivolta di A. Piromalli e A. Lotierzo, Ed. Capuano,1989, Le Lucane, di R. M. Fusco, Ed. Osanna, 1987. Per la saggistica ha pubblicato Il segno e dintorni, Matera, 1985. Della sua poesia si sono occupati Giorgio Barberi Squarotti, Giuseppe Cantillo, Rino Caputo, Ettore Catalano, Maria Pina Ciancio, Francesco D’Episcopo, Pina De Luca, Gilda Elvira Ferrari, Antonio Filippetti, Margherita Ganeri, Laura Gemini, Daniele Giancane, Carlo Livia, Salvatore Malinconico, Antonio Lotierzo, Mario Lunetta, Dante Maffia, Mario Marti, Gennaro Mercogliano, Massimo Nardi, Raffaele Nigro, Stanislao Nievo, Claudia Pagan, Saverio Pannunzio, Elio Pecora, Ines Nesi, Luigi Reina, Natale Antonio Rossi, Donato Valli, Anna Maria Vanalesti.